ATS ha vinto la gara per il sistema di trattamento fumi sull'impianto di produzione vetro cavo a Jaroslaw (Polonia)

O-I è il produttore leader di contenitori in vetro a livello mondiale, operante in 21 paesi con 75 impianti e oltre 21.000 dipendenti, e vanta un'esperienza di oltre un secolo nella produzione di packaging in vetro, puro, sostenibile e in grado di conferire riconoscibilità ai principali marchi di generi alimentari e bevande. La produzione di O-I è focalizzata su contenitori in vetro per birra, vino, prodotti da distilleria, alimenti e bevande.

In Polonia, stato in cui è presente fin dal 1993, conta 2 stabilimenti, quello di Jaroslaw, ad oggi il più grande impianto a livello mondiale per la produzione di vetro cavo tra quelli di proprietà della stessa O-I, e quello di Antoniniek; per un totale di 6 forni attivi, dai quali ogni giorno vengono spedite bottiglie standard e personalizzate ai principali attori del "food & beverage" a livello europeo. Alcuni di questi sono anche diventati testimonial della campagna "Glass is Life" finalizzata a dimostrare le qualità uniche del packaging in vetro e la sua capacità di creare marche di successo nel settore alimentare e delle bevande, mostrando anche l'amore che i consumatori hanno per questo tipo di materiale. 

Vista aerea dell'impianto O-I Manufacturing di Jaroslaw

Il vetro è un materiale 100% naturale; le materie prime da cui è composto includono sabbia e pietra calcarea. Può essere utilizzato e riciclato infinite volte. Ma non per questo la sua produzione è totalmente indolore per l'abiente: i materiale usati per produrlo e le alte temperature di fusione dei suoi componenti infatti possono portare alla formazione di polveri e ossidi di zolfo (SOx) che oltre ad essere un gas serra, sono anche uno dei principali componenti delle piogge acide.

O-I ancora una volta si è dimostrata una società che si distingue per il forte rispetto dell'ambiente, tanto di voler dotare il suo stabilimento di Jaroslaw di un efficiente sistema di trattamento fumi. Tale sistema, tra i primi in Polonia per quanto riguarda dei forni di produzione di vetro in bottiglia, prevede l'iniezione di calce idrata all'interno di un reattore a secco posizionato a monte di un precipitatore elettrostatico (ESP). La calce andrà quindi a reagire con gli ossidi di zolfo presenti nei fumi, trasformando così gli inquinanti in solfati e solfiti che possono esser facilmente catturati dal filtro elettrostatico posizionato a valle.

Immagine dell'edificio contenente i forni di fusione dell'impianto O-I Manufacturing di Jaroslaw

L'intervento di ATS sarà quindi focalizzato all'integrazione di tale sistema a monte dell'impianto di recupero energetico esistente, garantendo, tramite adeguate modifiche, che l'impianto, nelle sua configurazione finale, non abbia alcun impatto sulla depressione mantenuta al giorno d'oggi, anzi garantisca una migliore stabilità anche durante le fasi di inversione camera tipiche di un forno fusorio per vetro, e nel contempo che si abbia l'adeguata ripartizione dei fumi all'interno delle due caldaie a recupero posizionate appena prima del camino.