Elettrofiltri
Gli elettrofiltri a secco sono considerati lo standard per quanto riguarda la depolverazione in molti settori industriali, come ad esempio, la produzione del vetro. Questo per via di alcune caratteristiche peculiari di questa apparecchiatura: la quale a fronte di temperature di funzionamento anche parecchio elevate, fino a 470 °C, riesce allo stesso tempo a fornire ottimi rendimenti, circa 90 - 99%, per permettere di raggiungere livelli di emissione garantibili fino a 20 mg/Nm3.
Queste macchine utilizzano dei campi elettrici per spostare il particolato presente nello stream gassoso sulle piastre di captazione. Una volta sulle piastre queste polveri sono rimosse a mezzo di un sistema di scuotimento, realizzato tramite dei martelli a caduta libera che permettono la vibrazione di tali elementi e una separazione del particolato dalle stesse. Le particelle verranno quindi raccolte in particolari tramogge dalle quali saranno successivamente evacuate con un sistema di coclee.
La struttura dell’elettrofiltro a secco permette inoltra un’ampia modularità: in relazione alle condizioni di processo, infatti, possono esser realizzati con uno o più campi in serie, e con differenti dimensioni sia in altezza che in larghezza, cosa che permette di soddisfare diverse esigenze sia in termini di spazio che di emissioni.