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Elettrofiltri a umido

All’interno di un elettrofiltro a umido (Wet ESP) dell’acqua viene fatta passare sulla superficie degli elettrodi di captazione per formare un sottile film; tale film d’acqua raccoglierà gli aereosol (poveri e nebbie) rimuovendoli da tale superficie e permettendo in questo modo la pulizia dei fumi. Questo significhe che all’interno di un elettrofiltro ad umido non si ha alcun effetto di back corona dovuto all’alta resistività delle poveri, nessun effetto di re-entrainement a causa di bassa resistività; o più in generale non si hanno effetti legati alla resistività delle particelle presenti; come conseguenza di tutto ciò si ha sempre un elevata efficacia di rimozione del particolato in tutte le condizioni di carico. Inoltre, in questi sistemi, grazie all’aggiunta di reagenti alcalini sarà possibile captare anche inquinanti acidi quali SOx o HCl.

ATS ha sviluppato un ampia conoscenza nella realizzazione di elettrofiltri a umido sia di tipo “a nido d’ape” che tubolari in modo ottenere sempre le massime performance di captazione del sistema in funzione della natura degli inquinanti presenti. Un recente sviluppo nell’applicazione di questi macchinari ne prevede l’uso per la pulizia di syngas provenienti da sistemi di gasificazione o pirolisi.